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Ritensione placentare

Nelle bovine da latte, frequentemente si verificano disturbi della fase del puerperio chiamata secondamento. Il secondamento avviene normalmente in un periodo che va da circa mezz'ora ad otto ore dal parto. Se non avviene entro le 12 ore successive si parla di ritensione placentare.
Le cause di ritensione placentare possono essere:
  • impedimenti meccanici all'espulsione della placenta;
  • atonia dell'utero dopo il parto;
  • disturbi del distacco dei placentomi.
Nella stragrande maggioranza dei casi (99% secondo gli studiosi della clinica di Hannover), la causa è una lesione a carico dei placentomi. Le alterazioni a carico dei placentomi, iniziano a manifestarsi giorni, settimane, mesi dopo il parto.
I fattori che durante la gestazione possono portare disturbi al processo di distacco della placenta possono essere di origine infettiva o allergica. Esami istologici hanno dimostrato che anche solo un grado minimo di rigonfiamento e/o infiltrazione cellulare infiammatoria nei delicatissimi tessuti della placenta, porta con sè dei disturbi nel processo di distacco.
In corso di ritensione placentare si possono osservare lesioni che vanno da piccole alterazioni di natura sierosa o infiammatoria fino a fenomeni di necrosi parziale o totale dei villi placentari. In certi animali il disturbo si estende soltanto a pochi placentomi, in altri vengono tutti ad essere interessati.
Secondo Schultz, Markt, le lesioni ai placentomi sono esiti di cotiledoniti o placentiti che possono avere origine infettiva, ma anche:
  • allergica, qualora il parto abbia avuto luogo nel corso di un accesso di orticaria da certi principi alimentari;
  • da carenze vitaminiche o minerali;
  • da tossine o farmaci che arrivano all'organismo al termine della gravidanza (metalli pesanti, idrocarburi clorurati, ecc.);
  • da disturbi dell'equilibrio ormonale (estrogeni, progesterone) derivati da cause endogene o da carenze alimentari.

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