BIACCABIOzono nel settore industriale
La tossicità dell'Ozono

Che l'Ozono sia un gas con effetti tossici sull'uomo è noto dall'epoca della sua scoperta (Redfer, 1857; Barlow, 1879; Binz, 1882); già i primi esperimenti effettuati su animali da laboratorio, dimostrarono come l'inalazione di questo gas provoca alterazione del respiro, sonnolenza ed infine, la morte per arresto respiratorio. I reperti autoptici eseguiti su questi animali evidenziano una massiva emorragia polmonare e presenza in circolo di sangue non coagulato.
Per definire con precisione la tossicità nell'uomo di un gas, è necessario stabilire la dose massima oltre la quale iniziano gli effetti dannosi; inoltre si deve determinare l'influenza del tempo di esposizione sugli effetti tossici (Thorp, 1950).
E' generalmente noto, infatti, che l'organismo, può eliminare senza danno piccole quantità di un gas notoriamente tossico, se somministrato in un breve periodo di tempo. Dosaggi molto più alti possono invece essere tollerati, sempre che la dose totale venga frazionata in un periodo di tempo prolungato; se, d'altro canto, coesistono dei deficit nei meccanismi fisiologici di eliminazione dei gas inalati, un dosaggio generalmente non tossico lo può diventare.
In alcuni paesi sono state determinate le concentrazioni che sono da ritenersi valide o pericolose per l'organismo umano, definendole comunemente MAC e MAK. Le concentrazioni ritenute consigliabili, da non superare in ambienti confinati, sono:

  • per esposizioni oltre le 8 ore consecutive 0.05 ppm vol
  • saltuariamente da 0.08 ppm vol a 0.10 ppm vol (concentrazione normale in atmosfera all'alba e al tramonto sui litorali, sul mare, in montagna)
  • in ospedali, cliniche, camere da letto, e' indicato non eccedere i 0.02 ppm vol

Le massime concentrazioni di gas ammissibili secondo il MAC (CMA per i francesi), stabilite dalla "American Standard Association", non dovrebbero mai essere superate.
Questi due standard non sono molto diversi e per l'Europa in occasione del "Deuxieme Simposium International sur le limites tolerables des soustances toxique de l'industrie" (1963), la concentrazione massima ammissibile scelta per l'Ozono è stata di 0.05 ppm vol, ossia circa 0.10 mq/mc, valore riportato da Cuccari e da Orlowsck come MAC dell'URSS, mentre gli USA, nello stesso periodo, ammettevano 0.10 ppm. Le basse concentrazioni indicate sono da considerarsi ottimali sotto tutti gli aspetti: batteriostatici, deodoranti, igienici.
Il dott. Sweet docente e ricercatore universitario, per prove effettuate, ritiene che l'Ozono, in concentrazioni assolutamente non tossiche, sia un "inibitore tumorale"; Douglas Galton affermava che "la mancanza di Ozono nell'aria è già una prova che l'aria è contaminata".