BIACCABIOzono nel settore industriale
Proprietà chimiche dell'Ozono

L'Ozono è un agente fortemente ossidante, con un potenziale di ossidazione inferiore soltanto a quello del fluoro, come indicato dalla seguente tabella:

F2+2e-

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2F + 2.87 volt

O3 + 2H+ 2e-

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O2 + H2O + 2.07 volt

H2O2 + 2H+ 2e-

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2H2O + 1.77 volt

MnO4 + 4H+ 3e-

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MnO2 + 2H2O + 1.68 volt

O2 + 4H+ 4e-

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2H2O + 1.23 volt

HCrO4 + 7H + 3e-

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Cr + 4H2O + 1.28 volt

NO3 + *H + 2e-

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HNO4 + H2O + 0.94 volt

Si evidenzia come l'Ozono sia nettamente più reattivo dell'Ossigeno, nella maggior parte delle reazioni, l'Ossigeno è un ossidante lento, mentre l'Ozono agisce con rapidità. 
Nei confronti di sostanze inorganiche la differente reattività dei due gas è evidente: l'argento, inalterabile con l'Ossigeno, dà con l'Ozono un perossido nero; lo Zolfo viene ossidato non a SO2, come con l'Ossigeno, ma a SO3, il solfuro di Piombo (PbS), di colore nero, diventa con l'Ozono PbSO4, assumendo colore bianco. 
Anche con le sostanze organiche l'Ozono agisce energicamente, provocando numerose trasformazioni, alcune sostanze, come l'indaco, si decolorano, altre bruciano, in altre ancora non si ha una reazione di combinazione (Harries, 1912). 
Caratteristica importante è la reazione dell'Ozono con sostanze organiche insature (che contengono un doppio legame), l'Ozono reagisce a livello di questo doppio legame, provocandone la scissione, questa reazione viene definita ozonolisi.