Nel "Pianeta Sanità" mai così povero di certezze come in questo periodo, la soluzione di molti problemi può essere delegata all'ozonoterapia.
L'Ozono, questa molecola trina, affronta alla radice i tre annosi problemi della sanità italiana.
Problema del paziente...
Soluzione Ozono
Problema del medico privato...
Soluzione Ozono
Problema della sanità
pubblica... Soluzione Ozono
Quando si parla di ozono, i più pensano al buco dell'ozono ma
pochi pensano al buco della sanità pubblica. Esistono infatti patologie
molto problematiche e con costi di allettamento elevatissimi che trovano
nella soluzione ozono la risposta più interessante, visto che non
esiste una valida alternativa terapeutica; in particolare nel piede diabetico,
nelle ischemie croniche critiche degli arti, nelle discopatie e nelle osteopatie
degenerative.
Attualmente l'alternativa è tra il trascurare il malato o il
sobbarcarsi di costi sociali elevatissimi con modestissimi risultati per
i pazienti con grandi probabilità di amputazione, per esempio nel
piede diabetico.
La soluzione ozono prevede invece l'uso sistematico e pianificato dell'ossigeno-ozono
terapia effettuata magari nei Centri Trasfusionali esistenti durante il
periodo di non utilizzo della logistica e degli impianti.
Problema della sanità
pubblica... Soluzione Ozono
Il Prof. Samuelson (British Medical Journal, 1990) passando
in rassegna l'intervallo tra le cento scoperte più importanti nella
medicina e il tempo del loro utilizzo clinico, stabilì che occorrono
mediamente 50 anni per inserire un nuovo trattamento nella pratica clinica.
Sono trascorsi ormai 158 anni dalla scoperta di Christian Friedrich Schönbein del
gas dal forte odore chiamato ozono (ozein = puzzare) e quasi un
secolo dal suo impiego in medicina avvenuto in Italia (1911) e in
Germania (1915) come disinfettante inalatorio e per uso esterno.
Il rapido declino delle malattie batteriche avvenuto con l'avvento
degli antibiotici negli anni '40 -'60 ed il notevole sviluppo dell'industria
farmaceutica, hanno oscurato promettenti ricerche di inizio secolo sulle
applicazioni mediche dell'ozono.
L'esplosione delle malattie virali e micotiche, la progressiva resistenza
dei batteri agli antibiotici ed il progressivo prevalere delle malattie
degenerative hanno ridotto progressivamente il rapporto costo - beneficio
di molti trattamenti farmacologici , determinando preoccupazione nei settori
finanziari preposti alla Sanità, al punto di porre precisi limiti
di spese farmaceutiche anche a costo di emanare provvedimenti largamente
impopolari.
Le esperienze pratiche a livello mondiale mostrano come si ricerchi
lo sviluppo di nuove tecnologie capaci di rispondere ad una complessità
di problemi scientifici, organizzativi e finanziari per contenere i costi
della domanda di salute.
Lavori fondamentali nel campo della ozonoterapia condotti in Germania,
Stati Uniti, Austria, Italia, Cuba, Russia e Francia hanno manifestato
il vasto ambito di trattamenti profilattici e terapeutici possibili con
l'ozonoterapia sia in ambito ospedaliero che sul territorio con grandi
vantaggi per il servizio pubblico.
Basta guardare i lavori sull'ipertensione (Peretyagin, 1992; Menendez,
1989) sulle lesioni del sistema nervoso centrale (Gomez, 1994)
sulle diarree da Giardia Lamblia (Cenic, 1987) protozoo che, secondo
l'OMS, infesta il 2% della popolazione europea, sulle epatiti (Sammartino,
1992), sulle infezioni da HIV (Carpandale, 1983; Kief, 1984; Dall'Aglio,
1987; Diosy, 1988; Latino, 1991; Kiwagher, 1989; Bocci, 1994) sulle
ischemie periferiche (Matassi, 1987; Bocci, 1995) e sull'artrite
reumatoide (Fahmy, 1993 - 1995) per intuire come l'ozono-terapia
(con un costo di 20mila lire x 10 sedute pari a 200mila lire, se eseguita
in ambito ospedaliero), diventi un importante trattamento di paragone
con molti farmaci ufficialmente proposti ed accettati per queste malattie
"classiche".
Bisogna tuttavia ammettere che l'estrema disomogeneità delle
esperienze e la troppo personale elaborazione degli schemi terapeutici,
uniti all'avversità ideologica di chi si occupa dell'ozono come
pollutante atmosferico, hanno alimentato, giustificandola in parte, la
diffidenza di molti clinici verso questa terapia innovativa vista come
proposta di Panacea.
Lo sviluppo della ricerca di base, nonostante gli esigui mezzi, è
riuscito tuttavia ad azzittire, almeno, le critiche del mondo tossicologico:
le convincenti prove di non genotossicità e di non mutagenecità
portate dal Cenic e dall'Accademia delle Scienze Russa, gli
studi sull'interazione con gli eritrociti ed i linfociti (Diaz, 1995;
Gaglayan, 1995; Bocci, 1991) hanno convinto il Ministero della Sanità
Italiano a considerare concluse le prove di tossicità e di passare
l'ozonoterapia a protocolli in fase 4 cioè (Good Clinical Practice)
di controllo dell'efficacia clinica: l'effetto disinfettante attraverso
lo stress ossidativo e l'effetto straordinariamente stimolante il metabolismo
cellulare attraverso una super-accellerazione della glicolisi ed una aumentata
disponibilità di interventi ad ampio raggio che devono trovare una
giustificazione nel rapporto costo-beneficio ed in studi di fattibilità
in confronto o in sinergia con i farmaci tradizionali.
Nel 30-12-1992 la circolare ministeriale recita: "...é stata
riscontrata l'attività antivirale e antibatterica dell'ozono sul
sangue e sugli emoderivati, non è stata dimostrata l'efficacia clinica
dell'ozono nelle patologie proposte poichè i dati sono ancora preliminari;
si invita pertanto a condurre prove controllate in centri privati sotto
la responsabilità di una istituzione pubblica ...".
Da allora sono stati approvati alcuni protocolli che vedono monitore
il Prof. Bertè, direttore dell'Istituto Farmacologico dell'Università
di Pavia: questi riguardano le ischemie periferiche, le vasculopatie
venose, le ulcere flebostatiche e da qui sarebbe facile estendere il campo
ai disturbi della retina, di coronarie e alle vasculopatie cerebrali. Le
fondamentali esperienze condotte all'Ospedale di Garbagnate Milanese
e gli straordinari successi hanno già spinto la divisione di chirurgia
vascolare dell'ospedale a chiedere ed ottenere la convezione anche per
i pazienti in ambulatorio o in Day Hospital: di fronte ad una patologia
che globalmente produce oltre il 40 % delle cause di morte nel mondo occidentale
e che richiede lunghi ricoveri ospedalieri ed interventi chirurgici che
costano dai 5 ai 20 milioni di lire, gli amministratori hanno preceduto
sapientemente la validazione della chirurgia accademica a volte troppo
lenta ed eccessivamente prudente: un tattamento di 10 sedute costa 1/4
di un giorno di degenza con un successo di oltre il 65% (studi di Matassi
del 1987). Nonostante il riconoscimento ufficiale dell'attività
antivirale stentano invece a decollare i protocolli già applicati
con successo in altre nazioni: sono citati studi dell'esercito canadese
che evidenziano come il sangue conservato con ozono mantenga la sterilità
dopo 7 anni (I.O.A. Lille - Francia, 1995).
Nelle epatiti virali il vantaggio è evidente, se consideriamo
come il costo medio di una epatite trattata con INF si aggiri intorno ai
40 milioni di lire ( Bocci, 1994) e come una miriade di cittadini
sia stata infettata con le trasfusioni, viene da chiedersi come mai nessuna
divisione infettivologica e nessun centro tasfusionale sia ancora partito
con la sperimentazione controllata ? Trattando con l'ozono, l'E.C.A., costerebbe
in tre anni 600mila lire !
In un campo completamente diverso come le ernie del disco, il Prof.
Pietrogrande della Clinica Ortopedica dell'Università di Milano
ha iniziato l'applicazione dell'ozono per via intradiscale o nei muscoli
paravertebrali. Con quest'ultimo trattamento i risultati parlano del 70%
di successo (poche centinaia di migliaia di lire contro i 5milioni
per ciascun intervento chirurgico a listino USL 4).
Le esperienze cardiochirurgiche cubane (Wong) parlano di buone
risposte nell'80% delle coronato-patie conferma indiretta dei risultati
nelle ischemie periferiche; non si capisce allora perchè si continuano
a tenere pazienti su letti di cardiologia al costo di 2milioni di lire
al giorno senza prendere in considerazione le esperienze della cardiologia
russa o spagnola (Condominez, 1987; Kontorskinova, 1993).
Anche la ricerca dell'industria farmaceutica è orientata da
molti anni alla scoperta di farmaci capaci di intervenire sul complesso
sistema ossidanti-antiossidanti: idebenone, glutatione, N-acetilcisteina.
Da fonti autorevoli (N.I.M.H.) viene segnalato come negli Stati Uniti ogni
anno accadano 700.000 stroke dei quali il 30% torna al lavoro e il 50%
resta gravemente leso; tutti concordano sul ruolo della ipossia della zona
d'ombra intorno all'aura infartuale, studi convincenti dimostrano come
vi sia correlazione tra questa e la caduta del 2,3 DPG di oltre 28 volte.
Orbene il 2,3 DPG è proporio l'enzima che aumenta fino a 7 volte
dopo l'O3 (Viebahn, Riling 1985).
L'analogia conseguenziale e che in altre parti del mondo si sta applicando
l'O3 nel post-ictus ed è stato accettato il razionale del pre-trattamento
con ozonoterapia nei pazienti destinati a trapianti di organi che produce
gli stessi effetti ischemia-riperfusione (Gomez 1995, C.R.C. di Barcellona
del C.S.I.C.).
Quando accadrà da noi? Bisognerà aspettare che molti
amministratori ospedalieri diventino ricercatori?
Nel ricordo di Popper anche noi crediamo che "non esiste scienza
ma solo teorie che resistono alla critica poichè l'oggettività
è nella critica e non nella teoria"; ben vengano le critiche
ma non i pregiudizi.
Problema del medico privato...
Soluzione Ozono
Le problematiche della attività privata per il medico possono
essere viste sotto tre aspetti: economico organizzativo deontologico L'economicità
dell'ozonoterapia è evidente se il medico si trasforma in un profilo
professionale laureato, operante come imprenditore nella sanità
privata; a fronte di un investimento iniziale il cui prezzo è certo
e facilmente ammortizzabile, con la metodica dell'ossigeno-ozono terapia
si hanno dei costi di esecizio quanto mai contenuti. Anche l'aspetto organizzativo
è facilitato, vista la versatilità di utilizzo della metodica
e la possibilità di trattare contemporaneamente più pazienti.
Pure i tempi del trattamento soprattutto nella medicina estetica o nella
terapia del dolore sono quanto mai ridotti, a fronte di un prezzo di mercato
decisamente interessante.
Inoltre con l'ozonoterapia il medico supera egregiamente il perimetro
operativo determinato da un'eventuale specializzazione e, senza trasformarsi
in tuttologo, può sfruttare tutte le tecniche operative di una manualità
che è già in suo possesso.
Problema del paziente... Soluzione Ozono
Senza addentrarsi nelle problematiche delle varie patologie specialistiche,
in cui l'applicazione dell'ozonoterapia dà risultati più
eclatanti (mal di schiena, cefalee, pesantezza alle gambe e problemi
cardiocircolatori) e senza effetti collaterali, vorremmo affrontare
il mercato del paziente sano.
Molte riviste come "Salve", "Star Bene", "Viversani
& belli" stanno proponendo una tipologia di clientela che chiede
non solo di non ammalarsi, ma anche di vivere bene e in salute, e che è
disposta a spendere di più pur di avere un corpo sano e piacevole.
Insomma, uomini e donne hanno lo stesso obiettivo: essere in forma,
sentirsi in forma smagliante, star bene nella propria pelle.
Esser belli e sani significa perfezionare lo stile, far lievitare la
quotazione del proprio corpo creandosi un look capace di minimizzare i
difetti e amplificare i pregi attraverso la cura del viso e del corpo:
acne, rughe, celluliti, capillari, caduta di capelli e i trattamenti revitalizzanti
trovano nell'ozono terapia la risposta più pronta e meno inquinante.
Probabilmente il successo dell'ozono in medicina estetica era già
fissato nel nome dello scopritore C. F. Schonbein che etimologicamente
significa "bella gamba".
Oggi esser sani e belli e l'atout che favorisce il successo, il benessere
economico, un futuro brillante; esser sani e belli è un dovere che
rientra nella gestione manageriale delle proprie risorse. La salute e la
bellezza stanno diventando una specializzazione in più, come la
conoscenza delle lingue o la laurea in informantica, che aiutano a proporsi
con più chances nel proprio ambiente professionale.
E' logico che un cliente gasato in questa maniera dai mass media trovi
nell'ozono il gas ideale !
Il mago di OZono
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