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Farmacodinamica
Effetti in "vitro"
Poichè alcune specie reattive dell'ossigeno sono coinvolte nelle tossicità
di farmaci, sono stati eseguiti studi per controllare l'effetto della reattività
chimica dell'Ozono quale potente ossidante. E' stata presa in esame una linea
di cellule sia sensibili che resistenti al 5-fluoruracile opportunamente
incubata con una miscela di Ozono/ossigeno. I dati ottenuti dimostrano che
l'Ozono, a piccole dosi, agisce sinergicamente con il 5-fluoruracile ed inoltre
è in grado di rendere sensibili le cellule con capacità di
resistenza nei confronti di certi chemioterapici (Zanker and Kroczek).
Meccanismo d'azione
Se si esclude la via inalatoria, l'Ozono può essere somministrato
all'uomo sfruttandone ai fini terapeutici alcuni suoi importanti effetti:
potente effetto battericida, fungicida e inattivatore dei virus che si realizza
mediante ossidazione dei microrganismi (*).
Un secondo importante effetto è il miglioramento del trasporto dell'ossigeno
in quanto l'Ozono, oltre ad indurre un aumento della deformabilità
degli eritrociti, provoca un aumento della produzione del 2-3 difosfoglicerato
responsabile della cessione di ossigeno ai tessuti (Rilling and Viebahn, 1987).
A dosi adeguate l'Ozono non induce effetti indesiderati, è però
possibile che alte concentrazioni possano dare origine a molecole reattive
quali i radicali liberi. In condizioni fisiologiche normali esistono dei
meccanismi di protezione anti-ossidativa che controllano la formazione dei
radicali liberi, se però questi ultimi aumentano in modo incontrollato
e/o vengono meno i sistemi di protezione, può verificarsi una "cascata"
di fenomeni lesivi capaci di compromettere la struttura e la funzione delle
cellule. Ciò è evitabile con un opportuno sistema di somministrazione
e un'accurato controllo delle dosi somministrate. In tal modo i meccanismi
di riparazione propri delle cellule umane saranno in grado di tamponare la
formazione di eventuali molecole reattive, ciò che non avviene nei
microrganismi in cui questi sistemi di protezione sono assenti (Balkanyi, 1989; Bertè, 1990).
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