Agli Ozonoterapeuti italiani

Cari Colleghi,

Desidero informarvi sui recenti sviluppi dell'ozonoterapia in Italia. L'8-9 Ottobre u.s. all'Università di Padova in occasione del III Incontro "Giornate Trivenete di Ozonoterapia" si è tenuto il primo Congresso della IMOS Italia. La partecipazione è stata elevata (oltre 150 iscritti) ed entusiastica ed i resoconti scientifici sono stati numerosi e qualitativamente molto interessanti. Il Dr. Ceccherelli ha organizzato il Congresso in modo eccellente ed i partecipanti hanno ricevuto, fatto inaudito per un Congresso di ozonoterapia, il volume degli estratti stampato con molta cura. Molti ozonoterapeuti italiani e stranieri (da Cuba, Spagna, Giappone e Belgio) continuano giustamente a chiedermi il volume degli abstracts di Verona, vergognosamente mai stampato dal Dr. Franzini che ha però incassato la quota di iscrizione.

Al termine si è anche tenuta la 3a riunione assembleare della IMOS e, avendo assolto tutte le finalità burocratiche e contabili, sono state registrate molte iscrizioni ed è gratificante constatare che l'onestà dei nostri intenti venga riconosciuta ogni giorno di più. Numerose Ditte hanno esposto vari tipi di generatori di ozono in modo da permettere ai medici una valutazione comparativa. Anche se il Comitato Direttivo si era espresso favorevolmente per un invito alla Multiossigen, ho assunto piena responsabilità nel rifiutare la presenza di questa Ditta. Finché il Dr. Franzini e la consorte Sig. Lucia Tosini, Amministratore Unico della Multiossigen, non presenteranno pubblicamente le loro scuse per le ingiurie, le calunnie e per le molte scorrettezze commesse nel 1999 nei miei confronti e non dimostreranno di sapersi adeguare ad un consesso civile ove la competizione venga espressa in modo leale, non potranno accedere alle nostre riunioni. Mi sto anche adoperando per far conoscere a tutte le Società Scientifiche Internazionali le gravissime scorrettezze commesse dal Dr. Franzini! Ad oggi non ha rimborsato né le spese di viaggio degli americani invitati alla tavola rotonda, né il premio alla mia Università, premio che, intestato al Magnifico Rettore, mi doveva essere stato consegnato in sede congressuale a Verona dal Prof. Bertè. Sono particolarmente rammaricato che il Prof. Bertè, un collega che stimavo serio e puntuale, si sia prestato al gioco truffaldino escogitato dal Dr. Franzini. E' comunque in corso una azione legale da parte della Università di Siena contro la Multiossigen che ovviamente conta sulle lungaggini giudiziarie per non assolvere l'impegno dovuto. Una seconda diffida è stata inviata il 27-10-99 alla Multiossigen in merito al premio "beffa". Inoltre è bene che tutti sappiano che gli Organizzatori dei corsi di Ozonoterapia tenuti a Roma sono inquisiti dalla Magistratura romana perché per anni in modo surrettizio hanno "gonfiato" la validità dei titoli rilasciati ai medici, e bene ha fatto una perfezionanda a denunziare l'illecito. .Ma se ciò non bastasse, dopo essere stato allontanato dall'Accademia di Arte Sanitaria di Roma, il Dr. Franzini ha inventato un nuovo corso (costo L. 1.400.000), anch'esso sotto inchiesta da parte dell'Accademia, da svolgere tra Verona e Roma, ove la prima sessione di 18 ore di lezioni (11-13 Marzo 99) è stata incredibilmente "camuffata" con il Congresso Internazionale, tra l'altro utilizzando abusivamente il mio nome come relatore. Tutto ciò per vendere degli apparecchi Multiossigen e non certo per insegnare l'Ozonoterapia!

Tornando al 1 Congresso della IMOS, so che alcuni medici, amici del Dr. Franzini, erano presenti alla nostra riunione ed ho dato loro il benvenuto e la possibilità di comprendere come va gestita una Società Scientifica senza arroganza e presunzione. Infatti, passati due giorni dalla nostra riunione, è stata convocata l'assemblea della SIOOT a Bergamo (20 Novembre) per (udite, udite ) "indire una Commissione tecnico scientifica per la verifica-valutazione di un nuovo sistema per la GAE come superamento della questione sacche/bocce/sangue. Sarebbe ora che il Dr. Franzini cominciasse seriamente a preoccuparsi del rilascio degli ftalati nel sangue da parte della plastica, anche perché l'ho additato come il primo responsabile della plasticizzazione dei pazienti in Italia. Le risposte, pur lentissime, del Ministero della Sanità sono in arrivo e vedremo chi ha ragione.

Riprendendo gli sviluppi positivi, dopo l'invito ricevuto dalla International Ozone Association abbiamo fatto una degna commemorazione di Schonbein a Basilea ove i due Premi Nobel Dr. Molina e Dr. Rowland hanno presentato la loro relazione sulla problematica della deplezione dell'ozono stratosferico. Per la prima volta nella storia della IOA ho potuto svolgere la relazione su "Ozone in Medicine" che ha suscitato molto interesse nell'auditorium. D'accordo con il neoeletto Presidente della IOA, abbiamo deciso, a partire dal 2000 di allargare il ruolo della ozonoterapia nelle riunioni della IOA sia in Italia che all'Estero, ovviamente riservando l'accesso solo a chi può veramente contribuire allo sviluppo della ozonoterapia. Sto anche concretizzando utili collegamenti con la Società di Ozonoterapia Olandese e Belga ove pochi giorni fa ho tenuto una lettura. Ci stiamo confrontando anche con la controparte statunitense che rappresenta lo "zoccolo duro" della corrente anti-ozonoterapista.

Sono tuttavia fiducioso che la IMOS, libera da interessi mercantili e vessatori verso i medici, riuscirà ben presto a raccogliere le energie migliori del Paese per fare una ricerca seria e veramente utile. Per il 2000 abbiamo già impostato un programma ricco di avvenimenti molto qualificanti per gli ozonoterapeuti che vorranno parteciparvi. Inoltre sono già fissate due Riunioni Internazionali per il 2001 (Germania e Gran Bretagna).

Infine, è quasi superfluo che ripeta il suggerimento dato nella lettera precedente di spremere l'empiema ed eliminare il pus che ammorba una parte dell'ozonoterapia!

Buon lavoro e cordiali saluti

Prof. Velio Bocci

Presidente della IMOS Italia

 

Siena, 10 Novembre 1999