Caro Collega,
in primo luogo ti ringrazio se desideri associarti alla IMOS Italia.
Abbiamo dovuto fondare questa nuova associazione non perché sono
stato espulso dalla SIOOT ma perché riteniamo che il futuro della
ozonoterapia, a mio avviso ancora incerto, dipende da un serio e continuo
contributo scientifico sia in campo biologico che medico e non da interessi
commerciali.
Anche se abbiamo da percorrere una strada in salita, abbiamo iniziato
il cammino. Strada facendo le nostre idee sono sempre più chiare:
non venderemo né pubblicizzeremo alcunché e le ditte che
producono generatori validi e che desiderano aderire alla IMOS conserveranno
la loro autonomia, come noi la nostra. È comunque un diritto degli
ozonoterapeuti esaminare tutti gli strumenti esistenti. Speriamo comunque,
sia con le adesioni sempre più numerose dei soci, che dal supporto
volontario di coloro che credono nell'ozonoterapia di reperire fondi sufficienti
per organizzare riunioni monotematiche, seri ed approfonditi corsi di aggiornamento,
un Congresso Nazionale o Internazionale almeno ogni due anni e soprattutto
per iniziare qualche studio clinico ben programmato e controllato. Non
temiamo di essere criticati, anzi auspichiamo di avere sempre una discussione
aperta e cordiale e le critiche, specialmente se costruttive, saranno tenute
in gran conto. La presidenza sarà cambiata ogni tre o al massimo
ogni sei anni e non è pensabile che possa essere tenuta a vita da
una singola persona. Nel 1999 c'è stata molta animosità,
particolarmente verso di me, ma sono certo che nel tempo prevarrà
la qualità dei nostri intenti.
Non faremo una politica di intimidazione sui medici: se non usi
questo, se non fai questo, se darai ascolto a docenti sprovveduti ed avventurosi
ecc., andrai incontro a conseguenze civili e penali!!!
Roma non fu fatta in un giorno e la IMOS Italia si sta strutturando
e rafforzando sempre di più: ti assicuro che c'è voglia di
far bene ed in modo assolutamente disinteressato. Stiamo raccogliendo tutte
le normative che possono interessarti e via via, se possibile, informeremo
i soci IMOS.
Al momento Ti comunico che il Corso di perfezionamento in ossigeno-.ozono
terapia medica per l'a.a. 1999-2000 inizierà presso l'Università
degli Studi di Siena il 15 settembre 2000 e verrà svolto in tre
fine settimana successivi. Il I° Congresso Nazionale IMOS sarà
pure all'Università degli Studi di Siena il 2-3-4 novembre 2000.
Sta inoltre uscendo in questi giorni il mio testo sulla ossigeno-zono terapia
pubblicato dalla Casa Editrice Ambrosiana di Milano.
Nel Dicembre 1999 c'è stato un ulteriore decesso che sembra
non dovuto alla ozonoterapia per la solita cellulite: purtroppo però
si è avvertita una nuova ondata antiozonoterapia che ha ragionevolmente
preoccupato gli ozonoterapeuti che lavorano con scienza e coscienza.
Il problema centrale rimane sempre il solito: è veramente l'ozono
così tossico da essere proibito in campo medico?
Mentre nessuno può dubitare della estrema reattività
e potere antiossidante dell'ozono e quindi di una intrinseca "tossicità"
particolarmente sostenuto dai nostri risultati sperimentali, ritengo che
l'ozono, al pari di altri mediatori gassosi (quali CO e NO) o gli
ossidanti naturali (HOCl, O2, H2O2) prodotti
dai fagociti a nostra difesa,se dosato e usato con criterio e grazie alla
versatilità e potenza del sistema antiossidante endogeno può
attivare importanti meccanismi biologici e quindi effetti terapeutici senza
alcuna tossicità. Ovviamente questo è il mio parere che,
seppure supportato scientificamente, conta poco per gli scettici e come
si è notato nel Dicembre scorso per qualche "professore " che parla
a vanvera dell'ozono. È quindi essenziale dimostrare mediante rigorosi
studi clinici randomizzati (contro placebo) che l'ozonoterapia può
essere utile ed atossica in patologie importanti (malattie infettive
croniche, patologie vascolari ed autoimmuni, ecc.) ove la medicina
ufficiale appare ancora carente. Forse sbaglio ma ho sempre pensato che
l'ozonoterapia rimarrà sempre nel limbo se si continua solo a trattare
la cellulite e il mal di schiena. Comprendo che l'ozonoterapeuta pratico
debba anche curarsi di questi aspetti ma niente vieta che con la nostra
collaborazione possa cimentarsi in patologie più gravi.
Purtroppo il progresso dell'ozonoterapia è stato e rimane lentissimo
e non dobbiamo lamentarci se, abbastanza ingiustamente, veniamo considerati
dei ciarlatani. Anzi, questo deve rappresentare lo stimolo a dimostrare
il contrario. Non so se ci riusciremo perché la ricerca biomedica
è costosa e molto impegnativa ed anche avendo molta volontà
non abbiamo i fondi. Ecco perché il contributo dei soci è
importante e voglio sperare che anche le ditte che vendono validi generatori
di ozono daranno un contributo tangibile, senza peraltro creare alcuna
interferenza. Finalmente il mercato italiano offre agli ozonoterapeuti
la scelta di alcuni tipi di generatori validi e noi ci stiamo adoperando
per effettuare periodicamente controlli molto precisi che valgono assai
di più dei soliti certificati.
Rimane molto da fare ed è esasperante che il Ministero della
Sanità, ad onta delle mie ripetute richieste, rimanga passivo e
disinteressato a discutere e stabilire un regolamento che porti chiarezza
e tranquillità a chi deve praticare la terapia.
Vi ricordo infine che il pagamento della quota di iscrizione alla società
per l'anno 2000 (L. ..............) potrà essere pagata in uno qualsiasi
dei seguenti modi:
· Assegno... intestato a....
· Vaglia postale intestato a......
· Bonifico bancario sul c/c...................................
Buon lavoro a tutti e cordiali saluti.
Il Presidente
Prof. Velio Bocci
Siena, 22 marzo 2000