Il Corriere della Sera | |
domenica , 15 dicembre 2002 | |
MEDICINA CHIRURGIA ESTETICA |
Cellulite: prima riduci i rischi |
Natali Daniela |
IL TRAGICO CASO DI UNA DONNA DI NAPOLI, MORTA IN SEGUITO A UN MALORE CHE L' HA COLTA MENTRE SI SOTTOPONEVA A UNA TERAPIA ANTICELLULITE, RIPROPONE IL TEMA DELLA SICUREZZA IN QUESTO SETTORE. DUE SONO LE TERAPIE MEDICHE - E SOTTOLINEIAMO MEDICHE - PIÙ U TILIZZATE PER COMBATTERE QUESTO INESTETISMO: L' OZONOTERAPIA E LA MESOTERAPIA. VEDIAMO CHE COSA SONO E COME EVITARE RISCHI. Spiega Marianno Franzini, docente di ossigeno-ozonoterapia all' Università di Pavia: «La miscela di ozono che viene iniettata ha lo scopo di riattivare la circolazione veno-linfatica, ridurre il ristagno di liquidi e scindere gli acidi lunghi grassi, in modo da farli "legare" ai liquidi e quindi espellere attraverso le urine». Quali garanzie deve esigere chi decida di sotto porsi al trattamento? «In primo luogo - dice l' esperto - bisogna rivolgersi a un medico, meglio a un medico che abbia seguito i corsi e i master universitari della Società scientifica italiana di ossigeno-ozonoterapia, in seguito a quali vengono ril asciati attestati che possono essere richiesti al medico. «Quanto alla miscela di gas iniettata - prosegue il professore - è stabilita da protocolli emessi dalle Società scientifiche di ozonoterapia. Se è vero che per il paziente non è possibile cono scerli e controllarne il rispetto, è invece facile verificare il tipo di aghi usati, che debbono essere lunghi 4 mm, per evitare il rischio di perforare un vaso causando un embolo. Le piccole iniezioni praticate debbono essere tra le 20 e le 25, che corrispondono complessivamente a 200-250 cm cubi di miscela: entro questi quantitativi, infatti, il rischio di embolo, anche nello sfortunato caso che si perfori un vaso, è minimizzato». GLI APPARECCHI «Altro elemento da verificare: la presenza di ap parecchiature per la preparazione della miscela di gas: l' ozono è, infatti, talmente instabile da non poter essere conservato in bombole. La miscela va fatta al "momento" con apparecchiature di dimensioni che variano da quella di una valigetta a que lle di un frigorifero. Se queste attrezzature non ci sono, il trattamento cui ci si sottopone non è ozonoterapia» conclude Franzini. Daniela Natali MESOTERAPIA ANCHE QUI CI VUOLE UN MEDICO La mesoterapia, altro trattamento medico ampiamente usato con tro la cellulite, può risultare simile all' ozonoterapia, perché in entrambi i casi si viene «punti» con piccoli aghi ma, nel caso del mesoterapia, quello che viene iniettato, con l' intento di migliorare la circolazione veno-linfatica, è un cocktail di sostanze farmacologiche o di prodotti di origine vegetale di solito elaborato dallo stesso medico. Spiega Cristiano Dominici, direttore della Cattedra di chirurgia plastica all' Università di Perugia: «I pericoli di questo trattamento sono quelli connessi ad ogni farmaco e cioè il rischio di choc anafilattico. E' vero che, solitamente, prima di passare al ciclo di iniezioni, si fa una "prova" iniettando una piccola quantità del cocktail, ma poiché il pericolo di choc anafilattico, in genere, si manifesta con la seconda somministrazione di un prodotto, ecco che al momento di iniziare il trattamento il rischio di choc, per quanto molto remoto, potrebbe essere maggiore».