Il Corriere della Sera
giovedi , 05 dicembre 2002
VARIE


INTERVENTI E REPLICHE

La collaborazione di Giovanni Brusca In relazione alla frase dell' onorevole Martelli (Corriere 29 novembre), secondo cui: «All' inizio Brusca ed il suo avvocato coinvolsero Violante, con il famoso incontro in aereo. Poi, su quella vicenda, ci fu una veloce retromarcia» devo fare le seguenti precisazioni. 1) Sono l' avvocato di Giovanni Brusca dall' inizio della collaborazione con le procure (agosto 1996). 2) Mai, in nessun verbale, Giovanni Brusca ha tentato di coinvolgere «Violante, con il fam oso incontro in aereo». 3) E' vero che il precedente difensore di Brusca, avvocato Vito Ganci, quando si seppe che Brusca aveva iniziato a collaborare, dichiarò (in una intervista) che Brusca aveva in animo l' intenzione di colpire una carica istituz ionale. 4) Giovanni Brusca (nell' agosto 1996) fu allora interrogato per sapere a cosa si riferisse il precedente difensore Vito Ganci. 5) Brusca riferì che, quando era latitante, aveva ideato il «coinvolgimento» di Violante. Progetto non attuato per ché arrestato il 20 maggio 1996 e deciso (sin dal 23 maggio 1996) a collaborare. 6) Brusca e Vito Ganci vennero messi a confronto, e l' ex difensore convenne sulla verità della ricostruzione fatta da Brusca e si assunse la responsabilità esclusiva de lla diffusione di una notizia relativa ad un progetto mai attuato, dopo aver saputo d' essere stato revocato da Brusca, che aveva peraltro iniziato a collaborare. Avvocato Luigi Li Gotti
Il libro «Macchie di rosso» Il giorno 30 novembre è apparso sul Corriere un articolo dedicato a «Pallottole vaganti, 101 omicidi italiani» di Luigi Bernardi, edito da DeriveApprodi. Nel testo, si leggeva che un altro volume del medesimo autore, «Macchie di rosso. Bologna avanti e oltre il delitto Alinovi», in qu esti giorni in libreria, è edito dalla stessa DeriveApprodi. Quest' ultimo volume è invece edito da Editrice Zona. Silvia Tessitore Ufficio stampa Editrice Zona Civitella in Val di Chiana (Ar)

Rimedi contro la cellulite La morte di una paziente parte nopea in seguito ad una seduta di ozonoterapia per curare la cellulite (Corriere, 30 novembre), ripropone drammaticamente la questione del continuo fiorire di centri che propongono sempre di più nuovi trattamenti miracolistici per combattere patologi e diffuse, giocando sulla sofferenza della gente che necessiterebbe di essere informata meglio e, magari, di essere un po' più prudente. Mauro Gello, Salerno

Arretrati