I carabinieri del Nas, il nucleo antisofisticazioni, di
Ancona hanno fatto "irruzione" nel Maceratese per
controllare i centri estetici. Otto ispezioni, tutto in
regola.
I controlli di dicembre (dal primo al giorno
venti) sono arrivati dopo che a novembre una donna nel
napoletano è morta a causa dell’ossigeno-ozono terapia, a
cui si era sottoposta per combattere a cellulite. Terapia,
va detto, fuorilegge nei centri di bellezza. Dopo quel
decesso i carabinieri del Nas hanno intensificato in tutta
Italia i controlli presso le estetiste.
Nelle Marche
sono trenta le ispezioni effettuate dagli specialisti di
Ancona. Otto nel Maceratese, nei centri estetici tra
Civitanova, Recanati e Macerata. Come spiega il tenente
Esposito, del Nas di Ancona, gli istituti di bellezza da
controllare sono state scelti «a campione e tutto è stato
trovato in regola». Nel senso che non sono state
riscontrate irregolarità durante i controlli che hanno
interessato licenze, autorizzazioni, diplomi professionali,
presenza del medico e funzioni, attrezzature, macchinari,
personale dipendente. Un centro, invece, è stato chiuso a
Fabriano e infrazioni sono state riscontrate in altri due
centri (uno del pesarese, l’altro nell’anconetano) senza
che questo abbia comportato il fermo dell’attività. Nella
zona delle Marche sud l’Arma in camice bianco nel giro
d’ispezioni mirate non ha trovato nulla. I controlli di
fine anno si innestano, spiegano dal Nas, nel più ampio
quadro di ispezioni che di routine la categoria riceve in
tutto l’arco dell’anno.
Nulla si sa sul sommerso, che
pure è un realtà importante nel Maceratese. Ed è stato
inutile chiedere ragguagli alla presidente di
Confartigianato-estetiste, Agnese Latini. Interpellata sul
numero dei centri estetici in provincia e l’incidenza del
lavoro nero, ha detto di non conoscere i dati.