| Controllati 817 istituti di bellezza. Sono 120 le persone denunciate Ma la situazione sembra migliore del previsto I Nas nei centri estetici Stop all'ozono terapia
ROMA - Due centri estetici chiusi e centoventi persone denunciate. E' il risultato di un'imponente operazione dei Nas che hanno bussato alla porta di 817 istituti di bellezza per controllare come e se viene garantita la salute degli italiani che si affidano alle cure di medici ed estetiste. Il risultato? Migliore del previsto conclude il vicecolonnello del corpo Enzo Piroddi. "Il bilancio è sostanzialmente positivo per i centri estetici - ha commentato Piroddi -. Nel complesso possiamo dire che abbiamo trovato condizioni sufficientemente garantiste della salute dei cittadini".
"Pochi sono stati i provvedimenti di natura penale presi - ha sottolineato il vicecolonnello Piroddi - e cinque di questi riguardano l'esercizio abusivo della professione medica. Pensavamo che esistesse una situazione ben peggiore; evidentemente le associazioni di categoria si sono date molto da fare e i correttivi sono stati apportati. Anche per i farmaci, mentre prima era evidente un abuso di medicinali, dal controllo sono emerse 24 infrazioni". Positiva anche la risposta da parte della estetiste che plaudono l'azione dei Nas e si schierano contro quanti approfittano dei clienti per proporre trattamenti fuori legge. Franca Cesaretti, presidente della Confartigianato-estetiste, invita anche i carabinieri della Salute a fare di più, "andando magari a visitare anche tanti pseudo centri estetici che fioriscono come le rose in Italia, come i solarium e altri luoghi dove si utilizzano macchinari che potrebbero comunque essere dannosi se usati male da persone non competenti". "Le estetiste hanno un codice deontologico che va rispettato - ha spiegato Cesaretti e se qualcuno fa il furbo non possiamo che prenderne le distanze. I Nas fanno bene e siamo noi stesse a chiedere che i controlli vengano fatti". Per Cesaretti poi non ha neanche alcun senso proporre ai propri clienti trattamenti diversi dalla ampia gamma di quelli utilizzabili e concessi. (2 gennaio 2003) |