Il Messaggero
Domenica 20 Maggio 2001

Il ceco oggi in campo a Firenze: «Mi sento meglio, sono pronto». Giocherà al fianco di Crespo con Claudio Lopez
Zoff chiama Nedved
Pavel recupera a tempo di record. Dino: ci serve per battere l’Udinese

di STEFANO ORSINI

FORMELLO - La grande corsa di Dino Zoff è partita proprio dall'Udinese. Squadra porta fortuna, quella friulana, per il tecnico biancoceleste che vinse lo scorso 14 gennaio con una doppietta di Hernan Crespo, il bomber a caccia di record. Ventuno le reti fino a questo momento e ventidue quelle segnate in maglia gialloblu nell'anno più prolifico. Un traguardo importante possibile da raggiungere proprio oggi sul neutro di Firenze dove la Lazio affronterà la formazione di Spalletti. Ad aiutare l'attaccante argentino, oltre a Claudio Lopez atteso a braccia aperte da tutto l'ambiente, ci potrebbe essere Pavel Nedved. Il "Cuore e acciaio" biancoceleste ha ieri stupito tutti. E' sceso in campo, si è allenato con grande meticolosità, ha partecipato alla partitella ed è ora con il gruppo dei compagni che saranno impegnati all'Artemio Franchi. Una specie di miracolo, visti i problemi alla caviglia che lo stanno assillando da due settimane. «Pavel sta bene anche se si è allenato poco questa settimana, si è allenato però sempre con grande meticolosità per tutto l'anno. Non credo che sia un rischio farlo giocare». Parole chiare quelle del tecnico laziale che a Napoli sabato scorso aveva optato per portare in panchina il numero 18 biancoceleste e che questa mattina sottoporrà il giocatore ad un provino decisivo. «La sua situazione è incoraggiante, credo che ci siano possibilità di farlo giocare». Solo venerdì sera, dopo un consulto medico, si era deciso di lasciarlo casa ed invece tutto è cambiato in poche ore. «Mi sento bene, il dolore va scomparendo. Sono pronto» sono state le ammissioni del giocatore all'allenatore ed allo staff sanitario alla fine dell'allenamento di ieri mattina. Ozonoterapia e fisioterapia hanno infatti progressivamente lenito l'infiammazione alla caviglia del giocatore che in un primo tempo aveva lasciato capire che l'impegno di metà settimana prossima con la sua nazionale potesse essere l'obiettivo per il recupero. Un ruolo importante nella decisione di Zoff lo reciterà certamente Veron, assente per squalifica dopo l'espulsione di Napoli. Nedved diventa così imprescindibile visto che fu proprio lui al San Paolo a riaprire la gara. E' lui l'anima della Lazio in un momento nel quale manca il regista argentino. «Affrontiamo una gara ricca d'insidie - ha aggiunto l'ex C.T. della Nazionale - contro un'Udinese che ha assoluto bisogno di punti per mettersi in acque tranquille». Parole ripetute anche alla squadra alla vigilia. «Non vogliamo avere nessuna recriminazione e dunque daremo il massimo in questa e nelle prossime gare dove vogliamo fare bottino pieno».

Si può dire che il campionato della Lazio, lo scorso anno, cominciò proprio a quattro giornate dalla fine. «Questa è un'altra stagione ma non abbiamo intenzione di lasciare nulla di intentato». Insiste Zoff a credere in un obiettivo al quale la Roma è certamente molto vicina. «I giallorossi hanno un importante vantaggio ed è anche giusto che in queste ultime settimane comincino ad uscire allo scoperto». Il rammarico di dover giocare in trasferta una gara casalinga è grande nonostante Dino Zoff abbia conquistato fino adesso 41 punti senza preclusioni. «Non avremo tutto l'apporto che l'Olimpico ci può dare ma psicologicamente saremo sempre convinti e decisi. La Lazio non vuole recriminazioni».

Parte questa mattina l'esodo della tifoseria biancoceleste. Da Roma Termini in treno, con i pullman e soprattutto con le auto private. Dalla questura di Firenze un invito alla massima civiltà. La tifoseria organizzata in segno di protesta esporrà stendardi e striscioni capovolti.