di STEFANO ORSINI
FORMELLO - La grande corsa di Dino Zoff
è partita proprio dall'Udinese. Squadra porta fortuna,
quella friulana, per il tecnico biancoceleste che vinse lo
scorso 14 gennaio con una doppietta di Hernan Crespo, il
bomber a caccia di record. Ventuno le reti fino a questo
momento e ventidue quelle segnate in maglia gialloblu
nell'anno più prolifico. Un traguardo importante possibile
da raggiungere proprio oggi sul neutro di Firenze dove la
Lazio affronterà la formazione di Spalletti. Ad aiutare
l'attaccante argentino, oltre a Claudio Lopez atteso a
braccia aperte da tutto l'ambiente, ci potrebbe essere
Pavel Nedved. Il "Cuore e acciaio" biancoceleste ha ieri
stupito tutti. E' sceso in campo, si è allenato con grande
meticolosità, ha partecipato alla partitella ed è ora con
il gruppo dei compagni che saranno impegnati all'Artemio
Franchi. Una specie di miracolo, visti i problemi alla
caviglia che lo stanno assillando da due settimane. «Pavel
sta bene anche se si è allenato poco questa settimana, si è
allenato però sempre con grande meticolosità per tutto
l'anno. Non credo che sia un rischio farlo giocare». Parole
chiare quelle del tecnico laziale che a Napoli sabato
scorso aveva optato per portare in panchina il numero 18
biancoceleste e che questa mattina sottoporrà il giocatore
ad un provino decisivo. «La sua situazione è incoraggiante,
credo che ci siano possibilità di farlo giocare». Solo
venerdì sera, dopo un consulto medico, si era deciso di
lasciarlo casa ed invece tutto è cambiato in poche ore. «Mi
sento bene, il dolore va scomparendo. Sono pronto» sono
state le ammissioni del giocatore all'allenatore ed allo
staff sanitario alla fine dell'allenamento di ieri mattina.
Ozonoterapia e fisioterapia hanno infatti progressivamente
lenito l'infiammazione alla caviglia del giocatore che in
un primo tempo aveva lasciato capire che l'impegno di metà
settimana prossima con la sua nazionale potesse essere
l'obiettivo per il recupero. Un ruolo importante nella
decisione di Zoff lo reciterà certamente Veron, assente per
squalifica dopo l'espulsione di Napoli. Nedved diventa così
imprescindibile visto che fu proprio lui al San Paolo a
riaprire la gara. E' lui l'anima della Lazio in un momento
nel quale manca il regista argentino. «Affrontiamo una gara
ricca d'insidie - ha aggiunto l'ex C.T. della Nazionale -
contro un'Udinese che ha assoluto bisogno di punti per
mettersi in acque tranquille». Parole ripetute anche alla
squadra alla vigilia. «Non vogliamo avere nessuna
recriminazione e dunque daremo il massimo in questa e nelle
prossime gare dove vogliamo fare bottino pieno».
Si può dire che il campionato della Lazio, lo
scorso anno, cominciò proprio a quattro giornate dalla
fine. «Questa è un'altra stagione ma non abbiamo intenzione
di lasciare nulla di intentato». Insiste Zoff a credere in
un obiettivo al quale la Roma è certamente molto vicina. «I
giallorossi hanno un importante vantaggio ed è anche giusto
che in queste ultime settimane comincino ad uscire allo
scoperto». Il rammarico di dover giocare in trasferta una
gara casalinga è grande nonostante Dino Zoff abbia
conquistato fino adesso 41 punti senza preclusioni. «Non
avremo tutto l'apporto che l'Olimpico ci può dare ma
psicologicamente saremo sempre convinti e decisi. La Lazio
non vuole recriminazioni».
Parte questa mattina
l'esodo della tifoseria biancoceleste. Da Roma Termini in
treno, con i pullman e soprattutto con le auto private.
Dalla questura di Firenze un invito alla massima civiltà.
La tifoseria organizzata in segno di protesta esporrà
stendardi e striscioni capovolti.