IL GAZZETTINO on line
Lunedì, 4 Settembre 2000

L’ozono medicale rappresenta una novità terapeutica positiva per i molteplici campi di applicazione. Tra questi i disturbi della circolazione (venosa e arteriosa) e i dolori che non riescono ad essere vinti con gli antinfiammatori
Patologie croniche, via con l'ozono
La ricerca di terapie sempre meno aggressive rappresenta la punta di diamante della ricerca
Uno dei fenomeni più sorprendenti della nostra epoca è l'impressionante aumento, sia in termini assoluti che relativi, della popolazione anziana. Gli ultrasessantacinquenni, che erano il 6\% della popolazione all'inizio di questo secolo, sono progressivamente aumentati raggiungendo il 14\% nel 1992 e saranno il 20\% nel 2000. Questo fenomeno è dovuto da un lato alla riduzione della natalità e dall'altro dall'aumento della speranza di vita: le persone che invecchiano hanno davanti a sé più anni di vita. L'invecchiamento, di per sé, non può essere considerato una malattia, ma un processo evolutivo che comporta il raggiungimento di un nuovo equilibrio ed il mantenimeto dell'autonomia funzionale anche in presenza di patologie croniche benigne.

La ricerca di terapie sempre meno aggressive, che rispettino cioè l'omeostasi fisiologica dell'individuo, rappresenta la punta di diamante della ricerca farmacologica.

L'Ozono medicale rappresenta una novità terapeutica positiva sia per i molteplici campi di applicazione che per la scarsità di effetti collaterali; il delicato equilibrio metabolico dell'anziano è senza dubbio il primo obbiettivo da preservare quando si desidera intraprendere una metodica volta a "guarire".

Il dolore artrosico ed il cosiddetto "mal di schiena" sono i più frequenti motivi di visita medica per la popolazione; le terapie farmacologiche sono sicuramente le più utilizzate per la cura di queste patologie. Quando un paziente anziano magari con patologie cardiovascolari ed in terapia polifarmacologica chiede una cura la trova spesso inefficace perchè le interazioni farmacologiche impediscono al curante una corretta posologia.

Numerosi farmaci anti-infiammatori sono sconsigliati in pazienti con patologie dello stomaco o in terapia anticoagulante; i cortisonici spesso non vengono utilizzati perchè aumentano la pressione sanguigna o provocano rialzi della glicemia. Le scelte terapeutiche quindi si riducono; si opta per una terapia ansiolitica, si minimizzano i sintomi e soprattutto si imputano all'età colpe non proprie. Il paziente torna a casa avvilito, aumenta il grado di depressione per la mancata risposta alle proprie richieste ed il dolore rimane invariato.

Le possibilità terapeutiche prospettate dall Ozonoterapia sono molto interessanti: esistono sicuramente dei campi di impiego oramai accertati scientificamente ed altri in fase di studio attraverso ricerche cliniche. I disturbi della circolazione (arteriosa e/o venosa) e le patologie dolorose croniche rispondono ottimamente alla terapia con Ozono.

Le tecniche di somministrazione del gas sono varie: possiamo utilizzare la via endovenosa attraverso la reinfusione di sangue ozonizzato, oppure la via intra-articolare, la peri-tendinea e la sottocutanea. Tutte queste metodiche sono di semplice utilizzo, ovviamente in mani esperte, e la risposta terapeutica è legata alla precisione nella concentrazione di gas utilizzata.

Numerosi studi, nonchè la pluriennale esperienza personale, hanno dimostrato i numerosi vantaggi della terapia; i migliori effetti sono senza dubbio riscontrabili nelle vasculopatie, nelle manifestazioni allergiche poli-allergeniche, nelle patologie dolorose croniche articolari e muscolari.

Per quanto riguarda i disturbi articolari e muscolari tendo a sottolineare come l Ozonoterapia può risolvere problemi molto "pesanti" sia nella componente dolorosa che funzionale; la patologia della cuffia dei rotatori della spalla, il cosiddetto "gomito del tennista", le tendinopatie Achillee ed il dolore lombare sono risolvibili senza gravi disagi per il paziente e soprattutto con minimi effetti collaterali locali.

Senza dubbio il sistema terapeutico per eccellenza è rappresentato dalla somministrazione di sangue ozonizzato, una tecnica questa che sfrutta al meglio tutte le possibilità curative dell'Ozono.

I meccanismi d'azione della molecola sono stati studiati ed individuati: si conoscono l'effetto reologico (sul globulo rosso), l'effetto metabolico (azione energetica), l'effetto sul sistema immunitario (attivazione di citochine), l'effetto antalgico (sostanza P, inibizione COX).

L'effetto emoreologico si attua attraverso la modificazione reversibile dell'elasticità della membrana del globulo rosso: la ridotta resistenza al flusso offerta dagli eritrociti permette al sangue di arrivare in aree critiche, dove cioè vi è un ridotto apporto di ossigeno.

I globuli rossi inoltre, quando vengono in contatto con l'Ozono, diventano più "generosi" nella donazione di ossigeno.

Nelle patologie vascolari l'Ozono ha sicuramente la sua indicazione "storica", la sua efficacia è davvero sorprendente sia nelle arteriopatie (diabetica e non) che nelle flebopatie (varici, etc.)L'effetto metabolico, energizzante, si attua attraverso l'aumentata formazione di ATP (il carburante cellulare) e quindi, con l'effetto lipolitico, aumenta la disponibilità di energia per l'organismo.

L'effetto antivirale e su germi patogeni ambientali, esercitato dal gas sono noti oramai da molto tempo; le sue applicazioni nella decontaminazione di acque e l'uso in campo odontoiatrico sono stati i primi campi di impiego.

L'Ozono inoltre è in grado di promuovere la produzione di sostanze protettive anti-ossidanti (glutatione) capaci quindi di rallentare i processi patologici da radicali liberi dell'ossigeno.

Basse concentrazioni della molecola, pur non essendo in grado di produrre tossicità, sono capaci di produrre nel nostro organismo notevoli quantità di sostanze anti-ossidative, promuovendo quindi un sistema di difesa naturale ad insulti di varia natura.

Probabilmete attraverso la modulazione delle risposte ai prodotti di perossidazione si potrà trovare la strada giusta per comprendere i problemi legati all'invecchiamento cellulare in cui sicuramente un ruolo fondamentale è giocato dai radicali liberi dell'ossigeno.

L'utilizzo nelle sindromi allergiche è molto interessante; le vie di somministrazione passano attraverso una sorta di autovaccino ozonizzato (sangue+ ozono somministrati per via intramuscolare) oppure con la infusione di sangue autologo ozonizzato. La metodica è utile nelle forme allergiche resitenti alle comuni terapie o quando a causa della patologia siano più agenti (allergeni).

L'Ozono presenta capacità immunomodulanti; promuove la sintesi di citochine (messaggeri immunitari, ma non solo) esercitando quindi una sorta di controllo sulle risposte immunitarie.

I numerosi punti di incontro esistenti tra il sistema immunitario, il sistema nervoso e quello endocrino (ghiandole) rappresentano il futuro della farmacologia: con l'Ozono abbiamo a disposizione una molecola in grado di farci comprendere (curare?!) il funzionamento del nostro organismo e le risposte a stimoli esogeni ed endogeni responsabili di conflitti (malattie autoimmuni, stress-fatica, cancro, invecchiamento).

Numerosi studi clinici hanno dimostrato la validità della terapia nelle patologie articolari e soprattutto nell'ernia discale: l'Ozono avrebbe effetto anti-infiammatorio locale ma soprattutto "litico" nei confronti del disco erniato (idrolisi). Le vie di somministrazione in questo caso sono essenzialmemte di due tipi: la somministrazione para-vertebrale e quella intra-discale (sotto controllo scopico).

Dalla disamina degli elementi presentati possiamo concludere la trattazione con ottimismo: abbiamo probabilmente trovato una delle chiavi di lettura dei fenomeni fisiologici e patologici che si originano continuamente nel nostro organismo.Numerosissimi eventi biochimici e metabolici avvengono grazie o a causa dei prodotti di perossidazione (che anche l'Ozono produce), e, come abbiamo visto, spesso le sostanze ossidanti si comportano da messaggeri tra organi o apparati (sistema network).

Possiamo affermare che l'Ozono e le sue applicazioni mediche e scientifiche rappresentano dei preziosi aiuti sia nella comprensione dei problemi legati all'invecchiamento sia nella cura di patologie spesso definite "difficili".Dott. Pierluigi Manchiaro

Terapia del dolore


Edizione del 4/9 :