Il Messaggero
Giovedì 5 Dicembre 2002

Dopo il caso della donna morta a Secondigliano è allarme per i trattamenti a rischio
Centri estetici, la Cna contro gli abusivi

PESARO — L’incidente avvenuto in un centro estetico di Secondigliano a Napoli e che ha provocato la morte di una donna di 36 anni sottoposta ad ozonoterapia, porta nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica l’attività svolta nell’ambito del settore estetico.
La mancanza di professionalità può rendere pericolosissime, se non mortali, terapie come quella con l’ozono (praticatissime anche a Pesaro), che infatti non risulta tra quelle che un centro estetico può offrire ed è praticabile solo presso studi medici: da qui l’impegno della Cna di Pesaro e Urbino per il rispetto delle leggi. La battaglia di Federestetica Cna, che rappresenta le imprese che operano nel settore estetico, è concentrata contro l’abusivismo diffuso anche nella nostra provincia e nasce dall’esigenza di tutelare le moltissime donne che, ogni anno, si affidano a centri estetici e di bellezza. In particolare l’associazione denuncia la mancata approvazione di un decreto pronto dal 1990 riguardo le caratteristiche tecniche di cui debbono essere dotate le apparecchiature elettroniche per uso estetico. Come spiega Milena Carlotto, presidente provinciale Federestetica, «quella dell’ozono è una delle terapie che va praticata solo nei centri medici specializzati, mentre nei centri estetici si può completare il trattamento senza l’uso però l’uso di apparecchiature, ma praticando specifici massaggi di linfodrenaggio. Non capiamo perché non si voglia arrivare ad una regolamentazione dell’uso di tali apparecchiature, mentre registriamo la totale mancanza di controlli, ispezioni ed attività di contrasto nei confronti di attività illegali presenti anche sul nostro territorio. In provincia sono circa 140 le imprese di estetica che operano nel rispetto delle norme e queste non possono avere ricadute negative a seguito di comportamenti scorretti attribuibili a singole situazioni che potrebbero essere del tutto contrastate se si svolgessero i controlli promessi dalle autorità».